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  • 2023 21 settembre

    20. Trofeo Civibank: domenica 24/9 ciclismo juniores nelle Valli del Natisone

    20. Trofeo Civibank: domenica 24/9 ciclismo juniores nelle Valli del Natisone
    CIVIDALE- La prestigiosa gara ciclistica della Federazione Ciclistica Italiana, riservata agli juniores, Trofeo Civibank, ebbe origine nel 2002 per iniziativa della associazione  TUTTI IN PISTA A SAN GIOVANNI AL NATISONE.L'iniziativa si è  sviluppata assieme alla neonata CICLISTICA FORUM IULII costituitasi a Corno di Rosazzo il 16 marzo dello stesso anno.La partenza ...
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  • 2020 9 ottobre

    13° GRAN PREMIO CITTĄ DI CIVIDALE DEL FRIULI - SPORT E TURISMO

    13° GRAN PREMIO CITTĄ DI CIVIDALE DEL FRIULI - SPORT E TURISMO
    “Voi, lì sopra che sostate  a mirar le mie bellezze  il saluto mio degnate,  non vi fo’ svenevolezze,  non inchini o baciamano  ma vi dono le mie brezze  e un saluto friulano”.    Sono le parole del poeta Oliviero Pielci, a porgere il saluto di  benvenuto ai visitatori che desiderano passeggiare ...
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Info Turistiche

Di seguito tutte le informazioni sulle sedi di partenza e di arrivo del 51° Giro della Regione Friuli Venezia Giulia .
In ogni sezione sono presenti i link ai rispettivi siti web di riferimento:

 

CASTELMONTE

 

Il Santuario di Castelmonte è antichissimo: il più antico del Friuli ed uno dei più antichi di tutta la cristianità Bisogna risalire a circa mille cinquecento anni fa per trovarne le origini, che si affondano nel crepuscolo del Cristianesimo primitivo. Una tenace tradizione lo faceva risalire al secolo V, cioè al periodo immediatamente successivo al Concilio di Efeso del 431, nel quale venne solennemente definita la Divina Maternità di Maria. Sino a ieri si poteva pensare che una tale tradizione non avesse fondamento, e derivasse da un pio vanto dei Cividalesi, e non da una probabile realtà Ma nel 1962, mentre si scavava per costruire la chiesa inferiore di sotto al Santuario, vennero scoperti due pavimenti in cocciopesto, risalenti almeno al secolo VI: indubbia prova che sino d' allora sulla vetta di Castelmonte c'era « qualcosa ». Che cosa, a questa altezza e ad oltre otto chilometri da Cividale? Certamente la sede di una guarnigione romana, un posto di avvistamento e di difesa, nel periodo delle invasioni, incominciato in queste regioni nel secolo V, con quella gotica di Alarico del 402 e con quella unna di Attila del 452, proseguito poi nel 568 con quella longobarda di Alboino e, poco dopo, con le incursioni e le infiltrazioni slave, che dal secolo VII al secolo IX vennero a spegnersi proprio a ridosso di Castelmonte Ed a mezza strada fra Cividale ed il Santuario, si eleva il cocuzzolo del Monte Guardia, il cui nome richiama subito anch'esso alla mente un posto di sentinella sulle vallate del Natisone. Fu, dunque, in quegli anni di terrore che a Castelmonte sorse un avamposto a difesa della città di Cividale e del Friuli; ed i soldati di guardia univano naturalmente alla vigilia in armi l' implorazione alla Vergine, mentre le orde barbare scorrazzavano per le valli e nella pianura Fu da allora che Cividale ed il Friuli cominciarono a vedere in Castelmonte una rocca sicura e vittoriosa, circonfusa da segni manifesti della protezione della Vergine. La Madonna di Castelmonte si rivelò quindi, di faccia alle cime delle Alpi Giulie, quale scudo e conforto alle soglie orientali della Patria del Friuli e dell' Italia. Sin dai tempi dei Longobardi e dei Franchi, cioè dal 568 al secolo IX, i devoti accorrevano a folle quassù, tanto che nelle immediate vicinanze del Santuario c'era un « Malbergium » - corrotto ora in Moldiaria -, ossia un luogo di solenni convegni popolari per l'amministrazione della giustizia. Così si spiega molto bene perché mai la Madonna di Castelmonte sia stata poi chiamata « la Madonna Antica » ; e perché gli Slavi, arrivati sin qui a quell'epoca, abbiano chiamato Castelmonte « Staragora », cioè «Monte Antico», appunto perché lo trovarono già abitato da tempi remoti. Abitato da chi? Non era certo luogo adatto per abitazioni private, in tanta solitudine e sopra un'arida roccia. Chi vi abitava, chi vi regnava, chi chiamava a sé le folle sin quassù, non poteva essere che la Madonna.


Fonti: http://www.cividale.com/